domenica 6 gennaio 2008

Marina e gli amori sintetici



A una picchiatasti che se intende il libro di bitser fa perder la testa in metropolitana (come non capirla...) forse ispirata alle citazioni antropomorfe.
Ella è Marina Bellini splendida antica sperimentatrice di protesi emozionali. Ripubblico tale e quale dal suo blog:


L'ultimo libro di Gianluca Nicoletti "Le vostre miserie, il mio splendore" mi sta acchiappando al punto di non accorgermi d'aver superato la fermata della metro dove avrei dovuto scendere, e invece d'infuriarmi sono contenta di avere ancora qualche fermata in senso inverso per poter leggere una pagina in più. :)Narrato in prima persona dal suo avatar bitser Scarfiotti, il libro è un viaggio dentro Second Life in cui egli può vedere e criticare selvaggiamente i comportamenti dei "picchiatasti", cioè degli umani che stanno dietro i computer a guidare i loro avatar nel MUNDO.L'ambizione della vita eterna, dell'eterna giovinezza, piuttosto che della perfezione sintetica verso la quale buona parte dell'umanità è proiettata, trovano nel MUNDO una via d'uscita dalle frustrazioni quotidiane, mostrando quale immane distanza separi il triste continente della nostra vita reale dal magico mondo dei nostri sogni di gloria. L'insana passione del picchiatasti per la rappresentazione sintetica della sua specie ci fa riflettere su un possibile futuro che vedrà una migrazione della psiche in qualche posto dove si possano eludere i legami profondi, evitandone le delusioni senza la possibilità di coglierne l'importanza. Ma dove sarà relegato l'umano sentire? Che fine farà l'esperienza del vivere? Cercheremo di somigliare sempre più al nostro avatar rinnegando noi stessi?Son domande che sorgono man mano scorrono le pagine del nostro cinico provoocatore e mentre si tenta d'immaginare cosa accadrà, ci si chiede se davvero le nostre relazioni saranno sostituite con qualche Real Doll. Le bambole dell'amore, che esistono anche in versione maschile, si stanno raffinando sempre più: hanno un corpo con uno scheletro articolato che consente un posizionamento anatomicamente corretto, rivestito di un mix delle migliori gomme di silicone per sentire il senso della carne. Basta scegliere il proprio ideale di donna o di uomo e con 1000 dollari si può avere un "compagno". Che poi se ci si annoia della stessa faccia o del medesimo corpo si può acquistare una nuova opzione. Nemmeno con l'amante sintetico/a, insomma, si rischierà d'annoiarsi. Non è detto tuttavia che questo mondo sempre più fatto di solitudini riesca a compensare l'immensa voragine creando delle alternative sintetiche. Anzi, io credo proprio il contrario: più cerchiamo di sfuggire la cosapevolezza, maggiormente si dilata il senso della solitudine che, altrimenti, avrebbe un fascino straordinario. Se non altro per la riconquista del sé e del proprio mondo interiore, creativo e costruttivo.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Molte cose giuste, ma la domanda è: quanto questo ragionare può essere proiettato all'intero universo di chi ha deciso di giocare un pezzo di se nell'immaginario. Io ho navigato come Nicoletti in SL e pur avendo avuto sentore delle cose dette da lui, non ne ho mai trovato universalità, come il suo dire spesso fa intendere. E' vero fra poco ci saranno i robot per fare sesso, come ora ci sono le bambole di gomma e le protesi di ogni tipo: ma siamo poi veramente convinti che tutta l'umanità si riverserà su queste cavolate, come ad esempoio lo è stato per l'auto ed i cellulari. Se davvero noi umanoidi fossimo giunti a questo livello terminale, la società civile sarebbe morta da un pezzo. E' vero gode di qualche affanno, ma non gridiamo sempre "al lupo al lupo" per vendere un pezzo d'interesse. Io del libro di Nicoletti sono al contrario rimasta stupita della non oggettività, pur non volendo confutare nulla sulla veridicità di nessuna delle storie raccontate. La non oggettività perchè ha voluto dare, provocatoriamente, una versione parziale di quel mondo spesso spacciandola per il tutto.

Anonimo ha detto...

Fantastico! Ancora presa dalle pagine del tuo libro non m'ero accorta di questo post che m'hai dedicato!:)
Che dire? Che sono pazza di te, magari di riflesso alla passione che ho da sempre nutrito occultamente per il tuo picchiatasti! ;)*

bitser Scarfiotti ha detto...

Rivendico con orgoglio e fierezza la mia totale avversione per ogni forma di oggettività!!!!Siamo pazzi a pretendere che la più soggettiva delle espressioni umane che è la letteratura sia pure oggettiva. Che noiosa maestrina colei che cerca un punto di vista "oggettivo" tra il delirio di un visionario come nme bitser.

Anonimo ha detto...

Non ho diploma di maestra, né laurea di sapere. Lascio queste doti alla presunzione di certi "intellettuali".
Se sono pazza non posso essere noiosa, sono due elementi che male si combinano. Sono stata pazza solo nel leggere un libro, totalmente noioso, solo per la curiosità del soggetto.

gianluca nicoletti ha detto...

bitser è sicuramente un povero cretino pieno di se, ma di certo non se la prende se lo si considera noioso o illeggibile, fa parte dei rischi di chi scrive e pubblica.
Mi spiace solo che venga presa con asprezza la sua reazione, la verità è che si è stufato di essere oggetto delle crociate dei paladini dei mondi virtuali che si sentono in dovere di fare i guardiani della rivoluzione ogni volta che incappano in qualcuno che parla delle realtà che frequentano senza far parte della lista dei loro "friends". Già a me accadde con i bloggatori autoinvestiti e a lui ora tocca fare i conti con le vestali dell' ortodossia avatarica.

Anonimo ha detto...

Mi sa che stai facendo di tutta l'erba un fascio. Non so se per insofferenza alla critica o cos'altro. Poco importa.
Ragionare vuol dire dare senso alle cose, a te invece piace ad ogni costo etichettare.
Comunque chiedo umilmente scusa se mi sono permessa di dire la mia. Non entrerò mai più nella tua sfera di avatar e di giornalista.
A causa di questo discutere, che per me era puro piacere del confronto, anche se fatto con un pizzico di provocazione, ho bisticciato con amici che sono anche tuoi amici. Anche da avatar manteniamo, ahimè, sensibilità che attengono ai valori della nostra storia di picchiatasti.
Tu pensami come vuoi: maestrina noiosa, vestale dell'ortodossia avatarica, ragazzina presuntuosa;
poco importa, ogni giudizio che diamo degli altri ha senso solo se è frutto della conoscenza, diversamente sono parole senza senso.
Buona fortuna per il tuo libro.
Sara

Anonimo ha detto...

E' altresì interessante quando due soggettività s'incontrano e condividono le stesse angolazioni del loro punto d'osservazione. Questo libro che, come ho detto, trovo spassosissimo oltre che illuminante in molte sequenze, ripercorre in un certo senso quella che negli anni '90 fu la mia esperienza nel mondo dei chat, raccontata poi su "Maschi virtuali". Nei comportamenti degli avatar di SL ho ritrovato nient'altro che un'evoluzione tecnologica della protesi emozionale con cui una certa moltitudine si affaccia all'esperienza "comunicazionale" tramite connessione. Sono certa che buona parte dei partecipanti al nuovo MUNDO non abbia fatto la gavetta e nemmeno sappia cos'era una BBS, perché altrimenti sarebbe il caso di preoccuparsi seriamente per le sorti della nostra società. Trovo tuttavia che l'utilità di questi mondi (chat, blogosfera, SL) venga spesso a vantaggio di chi sia in grado di elaborare un progetto concreto che divulghi al di fuori dei suddetti "mondi" modalità ed utilizzo degli strumenti cosiddetti evoluti. Come sempre le minoranze non fanno testo e se il quadro globale che ne esce è desolante è bene preoccuparsi di scavare ancor più a fondo per scoprire quali siano le origini di tale desolazione che, a tratti, induce a sospettare percorsi involutivi anziché evolutivi. Se dopo aver letto il libro penso che tanta gente al mondo sta giocando con le bambole (con tutto quello che c'è da fare fuori per migliorare un poco la nostra società), mi piglia un certo sconforto. Tuttavia non escludo di fare una full immersion pur'io munita di pala e picozza per tirar su qualche altra risposta. Grazie a Gianluca, stavolta il sentiero è bello aperto! :)

bitser Scarfiotti ha detto...

Non fare l' offesa e la vittima piccola Sara. Nessuno ti ha insultata, nessuno ti impedisce di esprimerti. Hai già ampiamente descritto nel tuo blog lo scritto di bit come un trattato per maniaci, dicendo tra l' altro che io spillerei soldi cercando di vendere il mio libro...Ti sfugge che scrivere è un lavoro e non vedo perchè dovrebbe essere a titolo gratuito. Comunque ognuno ha i suoi punti di vista, ma credimi è più un trattato di filosofia che un giornaletto zozzo, è che forse l' hai letto saltando le parti più pesanti che invece secondo me contengono le riflessioni su cui sarebbe interessante discutere. Mi merviglio che alla tua giovane età ti sia invece arenata alle strorielle di bit virtual pisellato con l' acredine di una zitella baciapile (non dico che tu lo sia...capiscimi parlo dell' atteggiamento!) Comunque non voglio che tu pensi che il picchiatasti abbia aperto ostilità, è interessato critiche di ogni tipo e ha sempre dato più spazio a detrattori che a ammiratori. Infine un particolare non trascurabile, rifletti sul fatto che chi qui scrive e parla ha nome e cognome e responsabilità su ogni suo pensiero e affermazione, tu sei nascosta sotto un nick name che non porta a nessun essere reale.