Cosa pompa nelle vene dei picchiatasti fremiti passionali e sconvolgenti?
Un neurotrasmettitore si impossessa dei loro sensi, ma solo quando indossano qualcuno di noi avatar come loro gioiosa protesi antropomorfa.
Qui a Mundo non c’è il giogo del tempo, della luce che ci impone il suo ciclo, della notte stellata che arriva solo alla fine della giornata e invece starebbe meglio di pomeriggio, quando è bello intorpidirsi.
A Mundo si fa giorno quando vogliamo vederci meglio e il tramonto puà durare anche ore se ci piace. A Mundo si vola come santi in estasi, a Mundo si gira lo sguardo dalle nuvole a sottoterra con un colpo di camera control, a Mundo si guarda attraverso le pareti, sotto alle gonne, dal pianoterra all’attico casa dopo casa.
Quanta dopamina schizza nel loro cervello per tutto questo? Almeno tanta quanto ne girava tra le sinapsi ai bei tempi della loro adolescenza, nelle languide primavere da liceali, tra i profumi segreti di una compagna di classe e l’ansia maledetta di non essere alla sua altezza.
Anzi molto meglio ora, a Mundo il mercato di oggetti del desiderio evita loro ogni angoscia da inadeguatezza. L’ hud control panel dice sempre quale sia la giusta misura per sentirsi smisurati.
14 commenti:
Vogliamo ridurre tutto all'azione delle amine biogene? E sia, ma come la mettiamo con i feromoni, gli odori, le emanazioni corporee che non possono essere tradotte in semplici pixel?
Chiaro che questo non è possibile, ma come spieghi che anche in assenza di questi stimoli sensoriali gli umani picchiatasti in immersione provino realmente e fisicamente tutte le sensazioni legate alla passione amorosa? Quello che cerco di capite è quali siano le circostanze che fanno attivare tutta la chimica dei neurotrasmettitori in un ambiente di deprivazione sensoriale.
Caro pinovit, è una cosa pavloviana.
Ciao sono Cirock, scusate io non me intendo tanto di SecondLife, ma 15 anni fa ho letto alcuni libri di un certo Bruce Sterling e di un altro, tale Williamo Gibson...mi sembra che parliate delle stesse cose e che utilizziate lo stesso linguaggio...qualche termine è nuovo ma stringi stringi, la sostanza è quella. Ora chiederò anche un parere al "nonno multimediale"...vediamo se la pensa come me....Saluti
attendere prego...
tu capisc' e seconlaif? E allora che parl'a'ffa?...
Non sono neccessari stimoli sensoriali diretti par attivare le amine neurotrasmettitrici; gli input possono derivare dalle interconnessioni sinaptiche che a miliardi interagiscono fra loro, trovando spesso in autoreferenziali corticircuiti le coordinate per suscitare sensazioni, emozioni e pulsioni.
A volte basta un ricordo, un accostamento per analogia, uno scarto psicologico, per innescare meccanismi neurochimici a cascata; niente di meglio che le visionarie sollecitazioni di Second Life per sollecitare endocrini sconvolgimenti ormonali. Insomma, dalla Rete (internet) alla rete (neuronale): l'introitazione può avvenire senza mediatori che non siano quelli strettamente endogeni.
ma pecchè tu capisc' e mediatori endogeni e di endocrini sconvolgimenti ormonali?
E allora che parl'a'ffa?...
Ciao bitser, ma c'è un concorso a chi realizza la piu' bella copertina del libro? fammi sapere, vorrei partecipare!
Ma pecché tu capisci 'e quaccosa?
Allora che parl'a ffa'!
a livello virtuale no...attendere prego
..."Secondo alcuni autori (tra cui Gibson stesso) il cyberpunk non fu mai un vero e proprio movimento, quanto piuttosto una sensibilità comune ad alcuni autori, identificabili in quelli raccolti nella prima antologia del cyberpunk intitolata Mirrorshades (1986). Secondo costoro e significativa parte della critica, il cyberpunk, almeno in quanto corrente d'avanguardia, si può considerare concluso già alla metà degli anni ottanta.
Il suo successo in seguito avrebbe spinto molti altri autori a sfruttarne le tematiche, anche per scopi commerciali, favorendo appunto la nascita di un nuovo genere. In ogni caso la sua crescente popolarità tra lettori ed autori ha reso ormai stabilmente il cyberpunk un importante sottogenere della letteratura fantascientifica, con forti influenze estetiche sul cinema, sul fumetto e più in generale sulla cultura mediatica"....
Sono d'accordo con Cirock
io credo che sia una questione di aspettative... i picchiatasti non provano la stessa delsione per un rifiuto, lo stesso dolore per una spinta, si immergono in Mundo come imbottiti nel cotone idrofilo... tutto è possibile e distante... non c'è il puzzo della carne, ne l'imbarazzo dell'approccio... siamo noi a doverlo affrontare, come marionette manovrate da dissociati, alienati... il mio alienato non mi muove più, dice che sia annoiato da troppa bambagia, se non può scendere lui stesso in Mundo i suoi neurotrasmettitori non si attacano ai recettori... che sia un Illuminato?
Bdelippo Nishi
il fatto strabiliante è che è assolutamente vero. Dopo un periodo di ambientamento su sl, si arriva ad una fase in cui ci si innamora davvero. L'avatarino anche imperfetto (e qui vado controcorrente gli avt non sono tutti poi così perfetti guardate le scarpe per esempio) con cui sto parlando diventa il centro delle mie attenzioni tanto da farmi perdere le nottate. E non mancano solo i ferormoni, anche l'immagine finisce per rimanere sullo sfondo, come un luogo geometrico subliminale verso il quale ci si rivolge.
Mentre dall'altra parte, razionalmente, sai che potrebbe esserci un qualunque picchiatasti di sesso e aspetto indefiniti.
Rimane solo la relazione pura ed è questo il mistero che ancora mi arrovella.
bè la natura fa i suoi esperimenti.Usa persino i virus.Ma molti non si ammalano.
attraverso questi esperimenti ci siamo evoluti. Vanno fortunatamente considerati coloro che sono geneticamente predisposti a sviluppare anticorpi.
Il genere umano sopravviverà.
Selvatico è quel che si salva.L.d.V.
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