martedì 5 agosto 2008

Salme in salamoia

La conservazione di corpi che contenerono animi eccellenti non si limita alle virtù eroiche di santi. Anche il pensiero laico conserva le sue reliquie, non sono di regola oggetto di venerazione, ma vengono quasi sempre conservate con rispetto e pudore. Ad esempio gli eredi dell’ Ufficiale d’ artiglieria Davide Francolini in famiglia oramai hanno fatto l’ abitudine a convivere con il barattolo che conterrebbe un pezzo di Italo Balbo. Così rispettano così la memoria del nonno, non si fanno troppe domande se sia stato proprio lui a raccogliere “quella cosa” del Trasvolatore abbattuto con il suo aereo per metterla in salamoia. Non ci sono riscontri certi, sono solo i ricordi della nipote Beatrice, architetto che vive a Roma, di un nonno che teneva Italo Balbo chiuso nel cassetto. Tra alcuni cimeli sopravvissuti a vari traslochi a casa sua è arrivata un giorno la famosa scatola con calligrafato sul coperchio: “Aereo di Italo Balbo abbattuto il 28/6/1940—Resti”. La scatola del nonno Davide conteneva una scheggia metallica e un flacone di vetro con un pezzetto di materiale organico in formalina, sembrerebbe un frammento di cartilagine. Assieme ai reperti un biglietto scritto a mano: “resti dell’ apparecchio dove trovò la morte Italo Balbo, a Tobruk presso il campo T.2 il 28 /6/ 40 -h 18.” Il nonno Davide Francolini era ufficiale di artiglieria, servì nel regio esercito per 5 anni in Africa. Quel fatale pomeriggio del 28 giugno 1940 era di servizio presso il campo T.2 da dove raccolse resti umani e metallici tra quello che probabilmente era rimasto di Italo Balbo e del suo aereo appena abbattuto nei cieli di Tobruk. Pochissimo tempo dopo Davide Francolini fu destinato alla sua città natale, Firenze, dove ebbe il comando della contraerea. In seguito all’esito di un procedimento lampo viene destituito, o messo in pensione anticipata, a causa di una vecchia ferita. Per il nonno Davide comunque dopo il congedo si aprirà l’ ampia parentesi del contenzioso della sua vita, una lunghissima causa contro il Ministero, che ebbe, dopo molti anni, esito infelice. Francolini, scomparso agli inizi degli anni 70, a detta della nipote era un uomo taciturno che passava molte ore nel suo studio, a leggere e studiare, era una spina nel fianco per gli editori di saggi storici cui indirizzava spesso lettere di precisazione, cui quasi sempre faceva seguito un ringraziamento per l’esattezza della correzione. La passione per le reliquie di Italo Balbo accomuna il comandante Francolini a numerosi cultori, taluni illustri e altri sconosciuti, dei resti dell’ eroe dell’ aviazione fascista. Il Generale Francesco Pricolo nel suo libro "La Regia Aeronautica 1939-1941" racconta a proposito un episodio significativo: "... Göring mi telefonò da Berlino per pregarmi vivamente di fargli avere un qualsiasi relitto dell'aereo di Balbo.” C’ è da dire che Hermann Göring, in quegli anni all’ apice della sua carriera al fianco di Hitler, era stato già "asso" dell'aviazione germanica durante la prima guerra mondiale, fu naturalmente accontentato con un cimelio particolarmente significativo, l’ ultimo oggetto che Balbo probabilmente strinse tra le mani prima dell’ impatto con il terreno: “Gli feci spedire il volante, contorto e bruciacchiato del posto di pilotaggio del nostro valoroso Maresciallo.”

2 commenti:

Simone Favaro ha detto...

La conservazione del corpo umano e dei resti è un topos dell'umanità dai tempi dei tempi, prima del Cristianesimo e delle religioni monoteiste.

Basti pensare al processo di mummificazione nell'antico Egitto e la conservazione degli organi in una giara. La mummificazione, in diverse forme, era applicata a tutti i livelli sociali.
Nell'antica Roma il culto dei defunti prevedeva la conservazione della maschera di cera del volto del defunto e la coservazione in casa come simulacro.

E' il desiderio atavico di mantenere in vita non solo lo spirito, ma anche il corpo del defunto perchè anima e corpo non sono inscindibili ed uno non esiste senza l'altro.

E' stato solo successivamente con l'avvento delle religioni monoteiste in particolare nel medioevo che i due aspetti sono stati scissi, che la carne è diventata fonte di corruzione. In contraddizione con il Vangelo quando Cristo risorge in corpo e spirito ed il suo sangue conservato nel Graal.

Simone Favaro ha detto...

il caldo mi ha dato alla testa... c'era un "NON" di troppo. Errata corrige: anima e corpo sono inscindibili