sabato 12 luglio 2008

Gli dei elettrici falsi e bugiardi

Il bimestrale dell’ Università Cattolica “Vita e pensiero” pubblica l’ intervento di Eric McLuhan Il figlio del grande massmediologo. Per McLuhan Junior Il cyberspazio sembra attirare anime come una nuova e prepotente divinità.
Tutto avviene negli ultimi dieci anni con il prevalere di un nuovo tipo di cultura, quella degli incorporei cacciatori di informazione. Come gli antenati del Paleolitico nomadi e cacciatori, i neonomadi si spostano in forma "elettrica" (electric), dove possono trovare la selvaggina.
Il figliuolo osserva che almeno un terzo dell’ umanità non si pone più il problema della salvezza individuale, perché gia si sentirebbe parte di un’ enorme massa metafisica. I media elettrici insomma quando ci prendono per la gola e si fanno inseguire come selvaggina ci rubano anche l’ individualità: “La persona comune utilizza quotidianamente i media interattivi, dal telefono a internet, e viene trasformata in particelle di informazione elettrica. Questa incororporeità riproduce la condizione degli angeli e contribuisce al disorientamento che la gente prova nei confronti del mondo materiale.”
Privato del proprio corpo quindi il cybernomade diventa “Massa elettrica” che “vive come se fosse già morta” che è quasi una tecnica zen o in generale un esercizio ascetico per chi cerchi la perfezione assoluta. “La morte come stile di vita suona familiare a coloro che seguono le notizie. Il terreno, l'ambiente favorevole per la massa elettrica è la totalità dei media elettrici presenti e operanti, teletrasmessi, in rete o satellitari ecc. Quindi, esiste la massa della radio, la massa della televisione... ed è come se fossero tutte forme dialettali diverse utilizzate dal pubblico di massa."
I neonomadi privati dei corpi fisici naturalmente si emozionano non certo grazie agli antichi e superati sensi, ma usano “l’ immaginario partecipativo” che restituisce loro la sensazione dell’ esistenza (Sembra proprio Matrix!!!) “ On line o in onda, se privati del corpo fisico, si indossa il fisico collettivo: si indossa tutta l'umanità come fosse la propria pelle”. Naturalmente il signor McLuan scrive su una rivista dell’ Univ Cattolica per annunciare che Dio potrebbe essere soppiantato dalla Rete e di conseguenza mette in guardia la Chiesa che ancora cerca i valori dell’ individuo all’ interno del suo corpus: “La nostra rete mondiale ha il suo centro dovunque e il suo confine in nessun posto (si tratta di un'altra similitudine che richiama la nozione medievale del Dio onnipresente e non círcoscrivíbile”. Per di più i media elettrici svolgerebbero una forma diffusa di drammatizzazione della morte che renderebbe forse difficile la proposizione di post mortem consolatori ottenibili con la pratica religiosa: “…disturbano l'unione naturale tra mente e corpo nel livello più profondo. Sottraggono l'utente alla natura, in una pantomima di morte. La nuova sensibilità porta un nuovo fascino suscitato dalla morte e dall'aldilà (visto sempre di più come "aldiquà"), e incoraggia la crescita del nichilismo e dell'amoralità.(…) Notiamo con quale facilità i ragazzi cambiano le identità, nei videogiochi come su YouTube, Myspace, Msn e altri. Si possono rivelare nel role play poíché il loro senso di identità è molto fluido e duttile. Il role play è la loro prima natura ed è una costante di preferenza propria dell'emisfero cerebrale destro.”
L’ esorcista ancora una volta farebbe bene a riprendere in mano la sua valigetta e correre al capezzale dei giovani posseduti dal grande mentitore dalla molteplice identità.

Parliamo di: "Dal villaggio al cyberspazio: una sfida per la fede" pubblicato in VITA E PENSIERO, bimestrale di cultura e dibattito dell’ Università Cattolica, N.3 maggio-giugno 2008.

Eric McLuhan, figlio di Marshall da sempre ha collaborato alle sue ricerche, scrivendo con lui alcuni importanti studi, fra cui Lows of Media.The New Science (1992). Il testo citato riprende una relazione pronunciata al convegno L'Europa e le Americhe organizzato a Roma il 28 febbraio 2008, in occasione dellaVl Giorna ta Europea degli Universitari.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Who says NO?


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Anonimo ha detto...

Come peccare contro questo dio elettricista che si sarebbe impossessato di me? Se non so come peccare non so dove andare. Non c'è forse un fusibile in me?

Aldous Writer ha detto...

mi ricorda un po' il vecchio romanzo di William Gibson "Count Zero", dove nel mondo virtuale della rete spadroneggiano le divinita' (Orixa') del candomble' brasiliano. (consiglio questo libro a chi non l'avesse ancora letto).

Comunque, questi argomenti hanno un loro valore finche' si resta nell'ambito del fantastico e del divertimento ! Questo vale anche per l'intervento di McLuhan. Ben diverso sarebbe se si pensasse di utilizzare le sue idee per influenzare le nostre azioni nel mondo reale .... (in tal caso ci sarebbe giusto da ridere .... o da piangere )

Anonimo ha detto...

Io vieterei ai figli di fare il lavoro del padre.

Anonimo ha detto...

Il Figliolo in alcui tratti sembra parecchio Cronenberg, eheh.

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e