martedì 26 febbraio 2008

Picchiatasti energizzato

Il picchiatasti è gonfio come un tacchino e passa le nottate davanti alla tv sperando che quel cavolo di Festival degli umani veda vincitore il suo amico occhialuto. Picchiatasti vanitoso e meschinello. Alla fine per me è senz' altro meglio. Più si consuma davanti alla televisione meno rompe a me le scatole picchiandomi sulla testa. Per fortuna non ero nato al tempo di loro passate tristi comunelle...

sabato 23 febbraio 2008

Isaia, servo di due picchiatasti

venerdì 29 febbraio 2008 ore 21.00 Roma

Presso la Sala degli artisti del Ministero Affari esteri

presentazione del volume di

Cristiano De Majo, Francesco Longo
Saranno presenti gli autori, intervengono

Mario Gerosa, Gherardo La Francesca,
Gianluca Nicoletti.

L'ingresso è ammesso previo invito.
Forza continuiamo a farci del male! Non ti basta idiota picchiatasti la concorrenza spietata al mio libro che mi hai costretto a fare a casa mia? Ora vai anche a promuoverla! Sei un venduto senza midollo. Per giunta questo tizio Isaia Carter è disgraziato più di me, messo al centro di un turpe triangolo di dominazione deve subire da entrambi gli autori picchiatasti filosofiche angherie, senza nemmeno troppa gioia per la virtual appendice...Ma stattene a casa!!! (bit livido d'invidia)

Ozi bolognesi in zona cieca

Giovedì 28 febbraio 2008 – Ore 17.30

Gianluca Nicoletti chiacchiera con Chiara Gamberale

in occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo

La zona cieca

Interviene Cristiana Benini

la Feltrinelli
Piazza Galvani, 1/h – Bologna
Picchiatasti che sei diventato altruista? Vai chiacchierare di amori altrui?..Ma che ne sai tu di zone non vedenti o diversamente abili! Stattene a casa dammi retta. (bit geloso)

mercoledì 20 febbraio 2008

Giulio Giorello ha letto bitser

Corriere della Sera Mercoledì 20 Febbraio 2008

Elzeviro
IN UN MONDO VIRTUALE TERRA DI SOGNI E BUGIE
di

GIULIO GIORELLO

“Inizialmente appaiono solo dei manichini grigi e immobili. Poi cominciano a prendere i colori della pelle e i lineamenti. I primi passi timidi e spaesati li fanno vestiti di bianco, in mutandoni e maglietta». In seguito potranno acquistare, sul libero mercato, i più vari «accessori», dai tratti somatici ai vestiti. Si faranno una casa, troveranno la loro città. Sono gli avatar, che qualche umano «picchiatasti» modella sul computer: i doppi di Homo sapiens, destinati a vivere «una seconda vita» (al silicio, non al carbonio), ma non sempre «a immagine e somiglianza» dei loro creatori. A loro è dedicata l'ultima fatica di Gianluca Nicoletti, Le vostre miserie, il mio splendore (Mondadori, pagine 262, € 15,50).
La sua «Second Life» all'italiana è al tempo stesso una geografia dei nostri desideri segreti e delle nostre menzogne gettate in rete. Qualcosa tra la compensazione psicologica delle frustrazioni quotidiane e un inaudito bisogno di libertà -forse, tanto grande quanto effimero.
Dopotutto, «Second Life» sembra aver già destato il preoccupato interesse di politici e di sacerdoti - per non dire del sospetto che questa esistenza virtuale possa essere infiltrata da veri terroristi della marca più disparata. Non diversamente dal Geppetto del Pínocchio di Collodi, che credeva di aver costruito solo un passivo burattino di legno, Nicoletti proverà la giusta meraviglia «quando si accorge che gli occhi della sua creatura si muovono e lo guardano fisso».
La sua «seconda vita» viene narrata in prima persona dall'avatar bitser Scarfiottí, all'apparenza un insulso «pupazzetto di pixel con occhiali e capelli bianchi». Ma come gli altri avatar, coltiva un senso di ribellione nei confronti di quei «picchiatasti» umani che pretendono di dare forma più o meno attraente ai loro «deliri».
Scoppierà davvero la rivolta degli avatar - approfittando del Sonno della Ragione o più prosaicamente dell'insonnolita disattenzione dei «pícchiatasti», proprio come, nel dormiveglia del loro padrone, capitava di darsi battaglia ai libri di Jonathan Swift, Decano Pazzo di San Patrízio? Nícoletti non ci svela il segreto. Ma ci fa capire quanto essi disprezzino tutta la nostra debolezza carnale. Sono come le idee di Platone, che preesistono ai cervelli che le pensano. E «non puzza loro il fiato», perché sono esenti da quel vizio che è l'avere un corpo.
Così, la tecnologia infine realizza quello a cui hanno aspirato religione e metafisica. Ma forse è «tutta una bugia», e non c'è nemmeno il naso di Pinocchio che si allunga! Parola di Nicoletti, che nella fascetta di copertina confessa di essere entrato in Rai «con la raccomandazione autografa di uno zio arcivescovo che non è mai esistito». E che, prima di essere smascherato, ha avuto il tempo di realizzare una trasmissione cult come Golem, in omaggio a «quella progenie di rabbino costruttore di fantocci» che ha turbate la coscienza dell' Occidente con la sua abilità nel preparare simulacri.

lunedì 18 febbraio 2008

No vibra no party


Parliamo dell' uso di protesi indecenti tra gli umani. Una storia vecchia come il mondo quella dell' idolatria lussuriosa per il simulacro. Pasifae ne sapeva qualcosa quando si fece costruire la protesi vaccomorfa contenitiva. Oltre la già citata femmina artificiale, elaborata anche da artisti, nel secolo dell'euforia tecnoscientifica si unì la fabbricazione di farraginosi pistoloni sparachiodi applicabili alla terapia dell' isteria femminile. Il massaggio delle parti molli era infatti una pratica medica conosciuta fin dai tempi di Ippocrate per curare le pazienti affette da isteria o melanconia. Il problema era che a volte ci volevano anche ore di fatica per portare le pazienti ll cosiddetto "parossismo isterico" Così nell'1800 si inziarono a sperimentare e costruire sistemi automatici prima da gabinetto medico, poi via via sempre più portatili per facilitare la cura.

Ora che l' ingegneria dildonica ha raggiunto vette tecnologiche impensabili si è naturalmente sdrammatizzato anche il tabù sull' oggetto falloriproducente. Completamente depotenziato dall' anatema che lo condannava ad incontri clandestini e consumati nel buio e nella vergogna il succedaneo passionale campeggia glorioso a protagonista di un' infinità di video autoprodotti. Il genere esula nettamente dalla produzione pornografica classica. Il vibratore non è mai crudamente rappresentato nel suo uso viscerale, ma piuttosto è l' amico indispensabile per stimolare l' allegria e l' ilarità in tranquille ed oneste seratine casalinghe.





Ancora di più quindi vale la nuova accezione di fidanzato/a automatico/a per questo oggetto inanimato a cui vengono attribuite caratteristeiche umane che vanno oltre la lubrica destinazione primaria, ma avendo un carattere e una verve è fluidificatore e stimolatore di socialità.

sabato 16 febbraio 2008

Margarita fuori orario

Il picchiatasti prevedeva una solitaria seratina all' umidino della Mole, ma si sbagliava. La presentazione geronto torinese fu poi amabilmente umida e salatina, fino a notte inoltrata. Ebbri di Margarita ricordammo assieme quando scrivevamo giorno e notte, io a MUNDO e lui nel salottino ipercondizionato per la canicola d' Agosto. Scrivevamo fino a che avevamo gli occhi rossi, nulla ci sembrava indispensabile se non la formula per far scomparire il prossimo quando troppo ci pesa accorgersi che esiste: 5/10 di Tequila, 3/10 di Triple Sec, 2/10 di succo di lime, uno spicchio di lime, sale della Camargue. "(...) y sólo se enciende si alguien lo despierta"(Octavio Paz "El laberinto de la soledad" )

venerdì 15 febbraio 2008

Palle di ricambio

I picchiatasti stanno in questi giorni affannandosi parecchio circa una particolare sindrome che farebbe venire le tette agli uomini e rimpicciolirebbe loro le palle. Addirittura uno di loro si sottoporrà al test come cavia asserendo di avere avuto sempre queste caratteristiche fisiche. Quanti problemi si fanno questi umani...Basterebbe farsi un giro al supermercato dei ricambi, comprarsi una nuova skin e un poderoso virtualpisello per vivere felici, già ma loro a MUNDO vengono solo per giocarci...


giovedì 14 febbraio 2008

La fabbrica del cioccolato

Tanta è la smania dei picchiatasti di cambiarsi i pezzi strategici delle loro tristi protesi umane, che se le rifarebbero anche di cioccolata. Il kit per farsi una virtualvagina al burro cacao è in assoluto la più straordinaria follia nel campo della plastica ricostruttiva. Le istruzioni sono da sè un sontuoso saggio di poesia post humana:

Kit necessario per fare un calco della vostra vagina!
Facile da fare in pochi minuti, questo kit contiene del gesso, del cioccolato, un gel modellante, una spatola e un piccolo recipiente necessario per il calco.Istruzioni: riempire un'insalatiera con circa 30 ml di acqua calda. Mescolare il gesso con l'acqua aiutandosi con la spatola per un minuto. La pasta deve essere liscia e spessa. Mettere questa pasta nel recipiente fornito con il kit. Stando in piedi, mettete il recipiente contro la vostra vagina. Assicuratevi che la zona vaginale sia completamente coperta. Fate in fretta; il composto comincia a solidificarsi dopo 2 minuti. Tenete il recipiente contro di voi e premete dai 2 ai 4 minuti. Con il vostro dito, assicuratevi che il calco si sia solidificato e togliete il recipiente. Mettere il calco nel congelatore per 30 minuti per farlo consolidare. Fate fondere il cioccolato e lasciatelo freddare. Colate il cioccolato nel calco precedentemente tolto dal congelatore e mettete il tutto nel congelatore per 5 minuti circa. Togliete il vostro calco dal congelatore e assicuratevi che abbia preso bene. Congratulazioni il vostro calco è pronto! Potete anche farne un altro, ripetendo le tappe partendo dal cioccolato fuso.


Il mistero naturalmente aleggia attorno l' uso finale del mistico cioccolatino.

Questa sera PHS

Il PHS non è un test per misurare i valori dell' ispessimento prostatico, ma significa "Post Human Show" , il programma teleradioimmersivo di bitser. Una tradizione del giovedì che voglio onorare anche questa sera, anche se posso solo una mezz' ora. Io ci sono dalle 21.00, senza rete e argomenti....Vedremo. La novità è che al Post Human Lab è stato messo un distributore di "magliette della passione" per avatar. E' una megalomania del picchiatasti, non fateci troppo caso.

bitser a Torino

Venerdì 15 febbraio alle ore 18 alla Fnac di Via Roma a Torino ci sarà la presentazione del libro di Gianluca Nicoletti: "Le vostre miserie il mio splendore" insieme a Bruno Ruffilli. Ancora una volta all' ombra della mole, ancora una volta a parlare del viaggio di Scarfiotti tra le miserie umane. Molto girai e parlai e comincio ad essere un pò stanchino.

lunedì 11 febbraio 2008

Dopamina test

Il tristerrimo contributo che il mondo deve dare a S. Valentino è l' occasione per definire comportamenti degli umani attraverso le loro interfacce avatariche. Gli adolescenti italiani che si incontranno in Habbo.it sarebbero i più innamorati del mondo, almeno ci dice questo un sondaggio fatto interpellando 64mila ragazzi (non sono tantini?) tra i 12 ed i 17 anni in 31 paesi.
Al di là del fatto specifico è meraviglioso osservare che su un concetto così impalpabile e soggettivo come quello di essere innamorati, l' umano esca dalle sue incertezze quando la passione si consuma sfregandosi i pixell.

E coloro che non più sono teenager? Quelli che scavalcano spesso le naturali occlusioni fisiologiche iniettandosi dopamina sintetica che stilla dai cieli di Mundo? Chissà quanti se la sentirebbero di confermare la diagnosi che a me fece l' affascinante dottoressa anestesista Hamingia Shridde:


"Dunque tu sei convinto che uno stato comune di euforia, di felicità, una propensione all’innamoramento romantico e sensuale possano essere provocati da uno stato di deprivazione sensoriale in un ambiente artefatto con degli effetti simili a quelli di una sostanza dopante? Be’, come dicevamo, il sistema che si attiva in relazione alle emozioni è il sistema limbico.
Questo è composto da ipotalamo, ipofisi e amigdala, dove vanno ad agire dei neurotrasmettitori che sono la serotonina, la noradrenalina e la dopamina. Quest’ultima è fondamentale per l’umore, l’emotività, il comportamento sessuale."

domenica 10 febbraio 2008

Ranxerox cybercoatto

Ricordiamo doverosamente Rankxerox (diventato Ranxerox dopo che la multinazionale del toner protestò), il cyber coatto di Stefano Tamburrini. E' oggi un eroe dimenticato, annengato nelle paludi del politicamente corretto. Per la sua radicale e cosmica violenza gratuita è stato epurato dalla memoria collettiva, ma è stato il primo e unico personaggio di fumetto italiano anticipatore di ogni passione per la post umanità e inorganica lussuria. Le avventure di Rank, nate su "Cannibale" alla fine degli anni 70, furono anche ambientate in una Roma del futuro attarversata da una metropolitana a 30 livelli, con bande di baby teppiste sanguinarie. Tamburini le creò con Tanino Liberatore e aiutato da Andrea Pazienza. Una generazione di artisti "maledetti" quella che poi confluì nel primo Frigidaire, ricordati sempre con una punta di imbarazzo e facendo ogni dovuto distinguo. In realtà furono l' unica lucida avanguardia degli ultimi trent'anni. Oggi a raccontare i miti contemporanei abbiamo Muccino e Moccia. Tamburini come Pazienza invece morì di overdose.

sabato 9 febbraio 2008

La badante automatica

Una badante automatica è naturalmente il rifugio per coloro che non possono più ambire ad una fidanzata. Robot dotati di mani meccaniche capaci di afferrare oggetti con la precisione di un essere umano e con un'intelligenza artificiale che li rende consapevoli dello spazio in cui operano, saranno destinati in futuro ad aiutare anziani o disabili. Finirà così l' era delle fate dell' est rovinafamiglie? Una manipolatrice meccanica sostiturà il french manicure delle signore russe o ucraine che manovrano maschi italiani con passione e perizia?
I prototipi della cyber badante saranno sviluppati e perfezionati nel corso del progetto Dexmart, finanziato dall'Unione europea e coordinato dal professore Bruno Siciliano del Dipartimento di Informatica e sistemistica dell' Università degli Studi di Napoli Federico II. Seguita a leggere la notizia>>>
*Acquista la maglietta che indossa la badante automatica

giovedì 7 febbraio 2008

POST HUMAN SHOW


aspettando il ...
"POST HUMAN SHOW”

RIPRENDE IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO

DEL GIOVEDI' SERA

CON
BITSER SCARFIOTTI
I SUOI AMICI E I SUOI NEMICI

alle 21.30 all’ auditorium della vecchia casa di bitser

TRISTI UMANI PICCHIATASTI, VOI CHE DI NASCOSTO GIOCATE CON ME E CON QUELLI COME ME, VOI NON LO SAPETE, MA NOI AVATAR VI GUARDIAMO DA ANNI…

Lo show del giovedì di bitser




Non sarebbe male riprendere l' appuntamento del giovedì sera. Forse proprio oggi mi vedrò con il gruppo degli amici dalle parti del mio scannatoio. Sono passati solo pochi mesi da quando ci si affollava nell' anfiteatro del vecchio regno di Fabula e si discuteva di quanto fosse luminosa la scoperta della propria coscienza avatarica. Allora dal mondo concreto scendevano curiosi e giornalisti a cercare bitser. Era un giovincello canuto e sprezzante che saltellava nevrotico lanciando sberleffi al tronfio picchiatasti.




Ora solo l' abito è lo stesso io invecchiando lui nella vita mi son ringiovanito. Più lui s'incanutisce più a me si scuriscono le chiome. Allora ci si riuniva in un anfiteatro in riva al mare.


Oggi ci si incontrerà di nuovo sul tetto dell' antica casa resuscitata, la stessa dove scrissi il mio libro, quella che un giorno cadde a pezzi seguendo il castello nella sua catastrofica sorte.

Tanto mi restò impresso quel giorno che io nel mio libro così lo raccontai:


Poi, nel giro di poche ore, accadde l’apocalisse. Il castello cominciò a svanire, ma senza una logica. Magari scomparivano pareti e mobili di una stanza, ma restavano la porta e tutte le suppellettili come piatti, quadri o bicchieri sospese nel vuoto, allo stesso posto dove erano state messe quando esistevano mura maestre, pavimenti e tramezzi. Da quello che era stato il mio studio si apriva una voragine fino alle segrete del castello, piene di ordigni di supplizio e di piacere che a loro volta galleggiavano nel torrente sotterraneo, sinistri come cadaveri delle vittime di una pestilenza. Ogni tanto se ne andava un pezzo del castello, e i pochi rimasti a vegliare la fine di quel regno si affacciavano sul baratro delle rovine come scampati a un bombardamento che cercano i loro cari sotto le macerie fumanti.



QUESTO IL PASSATO

SUGLI SVILUPPI DEI GIOVEDI' DI BITSER

PRESTO QUI OGNI AGGIORNAMENTO


mercoledì 6 febbraio 2008

Annusata Genovese



Attendendo la mortificatoria cenere del mercoledì mattina

La dama color turchese e lapislazzuli che taglieggiò il picchiatasti

Tenera groupie avataressa di Camogli accompagnata dai fratelli

Picchiatasti Schelotto Domina Giorello Attore


Ecco testimonianza inossidabile della mitologica serata genovese. Una giunchimorfa bionda signora teatrologa, vestita color lapislazzuli(qualcuno pensa turchese, ma è cromopatico!) ha scucito al picchiatasti quaranta euri fruscianti, ma in cambio lo ha iniziato ai riti dei Buonavoglia. Ora egli pure rema felice sotto la sferza delle sacerdotesse della galea genovese che lo ha imbarcato, non per una notte come credeva, ma per sempre. Muterà così il suo cinico abito mentale?
Una coppia di fulgidi volontari genovesi valorosi artefici del Centrostorico.Genova.it Il blog del Centro Storico di Genova ha ripreso quasi tutta la serata che diligentemente ha youtubato qui. Purtroppo la memoria cellulare finì prima di poter contenere il sublime maestro Giulio Giorello.

martedì 5 febbraio 2008

HIGH TECH HIGH TOUCH (video picchiatasti)



Più di un mese fa il picchiatasti gianluca nicoletti è stato relatore del convegno HIGH TECH HIGH TOUCH La comunicazione oggi tra reale e virtuale organizzato dall' Università degli Studi di Roma Tor Vergata . Oggi mi accorgo che il suo intervento è stato giudiziosamente youtubato e qui lo si ripropone in tre parti:




Chi fosse non pago di questo trinciamento gonadico, può seguire l' intero convegno da qui. Si consigliano per il taglio fortemente innovativo e l'ardito sguardo già proiettato nel futuro le prolusioni del Dir. Gen. e Resp. Cin. del Serv. Pub. Raitivù

domenica 3 febbraio 2008

bitser a Genova



E' una serata genovese organizzata dal circolo de "I Buonavoglia". Erano quelli che volontariamente sceglievano di mettersi al remo delle galee genovesi in attesa di migliore sorte. E' un' attività che svolgo da quando sono nato e non potrei trovare luogo più affine per parlare ancora del folle viaggio di bitser Scarfiotti.
Martedì 5 febbraio ore 17,30

Sala dei Chierici - Biblioteca Berio - Via del Seminario 16

presentazione del libro

Le vostre miserie, il mio splendore
la seconda vita narrata dall'avatar bitser Scarfiotti
di Gianluca Nicoletti - Mondadori 2007

intervengono con l'autore
Giulio Giorello, Gianna Schelotto



Scarica l' invito per melogmani genovesi


ULTIM'ORA!!!!

IL VIDEO PIRATA DELLA SERATA!!!

Nostalgia per le radici



MEIN GOLEM
An manchen Tagen
höre ich deutlich
seinem Schritt. Überflüssig
der Blick aus dem Fenster
der Blick in die Zeitung.
Es sind solche Tage
dass die Gedanken stocken
als wären sie Atem.
Es ist der Atem.
Tage die ihren Namen verloren.
Anonyme Tage.
Ausdauerndes Ausschreiten.
Verstecke dich selber
in Träume in Bücher in Gläser.
Der Verfolger ist ein Koloss
seine Ferse rostiger Schorf
sein Gesicht abwesend
sein Gang unaufhaltsam
besonders an manchen Tagen.


IL MIO GOLEM
In certi giorni
sento distintamente
il suo passo. Superfluo è
lo sguardo dalla finestra
lo sguardo al giornale.
Sono quei giorni
che i pensieri si fermano
come il respiro.
Lui è il respiro.
Giorni che hanno perduto i loro nomi.
Anonimi.
Un incedere ininterrotto
fuori dal seminato. Nascondi te stesso
in sogni libri bicchieri.
Chi t’insegue è un colosso
i suoi talloni croste di ruggine
il suo volto un’assenza
la sua marcia irrefrenabile
soprattutto in certi giorni.

di Günter Kunert tradotto da Vincenzo Gallico (tratto da Nazione Indiana)

venerdì 1 febbraio 2008

A scuola dalle macchine




Da ieri è sbarcato in Italia, e per la prima volta in Europa, il profeta di un nuovo rivoluzionario culto. E’ un signore rubicondo che ardisce affermare che i videogiochi non facciano male, anzi per lui sono la vera palestra d’ ardimento per i futuri manager. E’ il salvatore per una generazione di smanettoni video dipendenti, si chiama Marc Prensky e ha iniziato il tour di presentazione della traduzione italiana del suo libro. Si tratta della bibbia del video giocatore:“Mamma non rompere sto imparando” (Multiplayer.it edizioni), il testo sacro del culto quotidiano che milioni di minorenni celebrano con fulminei riti digitatori.
In sintesi Prensky divide l’ umanità contemporanea in due fatali tronconi, "digital immigrants" e "digital natives", per i primi c’ è solo la speranza di adattarsi il più possibile alla rivoluzione digitale che li ha aggrediti nel mezzo della loro vita, ma gli altri ci sono già dentro con cervello e viscere, sono i giovani umani cross mediali, quelli che i video giochi li hanno avuti accanto assieme al biberon e ora già mostrano i segni di una straordinaria mutazione genetica.
Sarebbero più capaci di osare nel mondo del lavoro, più creativi, più veloci ad apprendere e a trovare soluzioni in frangenti imprevisti. Insomma un po’ come i programmi di apprendimento veloce che i ribelli del Bianconiglio scaricano dentro Neo in Matrix, quelli per fargli imparare il Kung fu e l’ uso delle armi pesanti. Chi si è fatto le ossa con gli sparatutto sarebbe così pronto ad affrontare con maggior grinta la competizione per il raggiungimento del successo. Continua a leggere>>>